L'Heavy Metal piange un grande musicista: muore all'età di 54 anni Scott Columbus, storico batterista della band dei Manowar, gruppo tra i più noti del genere heavy in particolare nella prima metà degli anni 80. Columbus aveva lasciato definitivamente il gruppo nel 2008 dopo una prima separazione tra il 1991 e il 1995. Le cause della morte sono ancora sconosciute. Nati nel 1980, i Manowar hanno rappresentato la parte più ruvida e rocciosa della prima ondata metal, con tematiche tutte ruotanti attorno alla mitologia, la guerra, la lealtà e l'onore, e con il suo stile, solido e roccioso, Columbus ha marchiato a fuoco alcuni dei capolavori del gruppo come "Into Glory Ride", "Hail To England" e "Kings Of Metal".
La notizia della morte di Columbus è stata data dai Manowar stessi attraverso il loro sito ufficiale e poi confermata dalla fidanzata sulla sua pagina Facebook che dice "Sono la ragazza di Scott Columbus da tre anni e mezzo... è difficile trovare le parole, ma Scott è morto oggi... Vi prego, stateci vicino con i vostri pensieri e preghiere. Non posso credere se ne sia andato, era l'amore della mia vita".
“E‘ con grande dolore che annunciamo la scomparsa di nostro fratello Scott Columbus” sono le parole usate dai membri della band per dare l’annuncio della morte di Scott, dal loro sito ufficiale. Nonostante l’abbandono dei Manowar, i rapporti con gli ex compagni erano rimasti ottimi tanto che la band oggi ricorda Scott con passione: “Tutti i grandi momenti che abbiamo passato insieme in studio, nelle nostre case resteranno impresse nei nostri cuori e nei ricordi per sempre”. Pare che il batterista sia stato trovato morto ieri lunedì 4 aprile sera, ma sulle cause del decesso non sono ancora trapelate indiscrezioni.
Oggi, il mondo non ha perso solo un musicista eccezionale che ha contribuito ad un lavoro fantastico a suon di Manowar, ma un buon uomo con un cuore grande.
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