lunedì 28 marzo 2011

Scozia: tra vallate profonde, miti e leggende


E' tempo di Scozia! Cresce sempre più la richiesta di vacanza nella terra di William Wallace, la bellissima Scozia con i suoi affascinanti paesaggi: montagne basse e colline dolci con rilievi di tutto rispetto come il Ben Nevis e altopiani ricoperti di brughiera torbosa. Il paesaggio scozzese è estremamente vario; da un alternarsi di vallate profonde e selvaggi a praterie mosse da macchie boscose e pianori tappezzati di erica; coste dove il mare ha scavato veri e propri fiordi e curiose serpentine chiamati loch. Celebri in Scozia sono i laghi, nelle cui acque livide si specchiano castelli e dimore da fiaba o sonnecchiano mostri fantasiosi (il mostro di Lock Ness). La parte più industrializzata della Scozia si è sviluppata nella fascia mediana delle Lowlands, dove l'impetuosità dei fiumi ha fornito l'energia necessaria per far produrre imponenti poli metallurgici, blasonati lanifici e tessiture, vivacissimi cantieri navali acquattati in porti sicuri, ritagliati all'interno dei fiordi. Edimburgo, Glasgow, Dundee, sono i centri urbani tra i più densamente popolati ed è proprio in quest'area che sono state sfruttate ricche miniere di carbone, sostituite oggi dal petrolio estratto nel Mare del Nord.


La Scozia è una terra molto generosa sotto parecchi punti di vista: natura, storia, cultura, folklore, carattere degli abitanti, strutture turistiche e opportunità di divertimento. E' veramente difficile annoiarsi durante un weekend in Scozia o una vacanza in questa terra, anche se le condizioni meterologiche mutano in fretta e spesso e ci si deve vestire a strati come cipolle; anche se il vento strapazza le brughiere e costringe a far sosta in un pub. Nella terra del whisky, del kilt e delle cornamuse non tutto è estremo: ci sono anche giornate estive di sole caldissimo; ci sono i tepori portati della Corrente del Golfo che fanno sbocciare giardini con curiose essenze tropicali e, soprattutto, c'è l'indole gioviale dei suoi abitanti, orgogliosa non solo di essere scozzese ma anche di poter dare il benvenuto a tutti, ai neofiti quanto ai più rodati visitatori. La Scozia è infatti uno di quei paesi che si prestano a tanti, tantissimi viaggi, perché altrettanti sono i modi per scoprirla e per sentirsi ogni volta meno straniero.


Edimburgo non è soltanto la capitale, una delle città più antiche (circa 2000 anni) e affascinanti d'Europa con un castello di spicco nella Old Town, che si erge da epoche remote su una spettacolare rupe vulcanica. Vi si accede attraverso un ponte levatoio sorvegliato da guardie in kilt e attraversando l'immenso cortile chiamato Esplanade, che in estate ospita le parate e gli spettacoli del Military Tattoo. Punto nevralgico della georgiana New Town, la città nuova, sorta nel XVIII secolo, è invece Princes Street, la strada commerciale più famosa, con i bellissimi giardini e The Mound, una strada caratteristica, che la collega alla Old Town, sulla quale si affacciano la National Gallery of Scotland, con capolavori di maestri italiani, fiamminghi, francesi e olandesi e la Royal Scottish Academy, che ospita mostre temporanee

Poiché la Scozia è un paese dai tratti climatici inequivocabilmente nordici, è consigliabile visitarla da giugno a settembre, periodo che offre anche importanti eventi culturali e folcloristici, che da soli valgono il viaggio.


Per alloggiare in Scozia si pone solo l'imbarazzo della scelta; si va da alberghi ricercatissimi, spesso ricavati all'interno di castelli e dimore sontuose, al più semplice affittacamere. Ottima e capillare è, per esempio, la rete dei bed&breakfast, indicati, solitamente, da cartelli esterni alle abitazioni.
E il cibo? Beh a detta di molti, la Scozia è uno dei migliori posti al mondo per avere appetito. Il salmone, i crostacei, le aringhe affumicate, i merluzzetti di Arbroath, la carne Angus di Aberdeen, l'agnello dei Borders, la selvaggina e le conserve sono soltanto alcune delle leccornie, che questa terra così nordica riserva a tavola. Uno dei piatti tipici per eccellenza è l'haggis, lo stomaco di pecora riempito con interiora di ovino, cipolla, farina d'avena e accompagnato dalle bashed neeps, sottilissime fettine di rapa, e dalle chappit tatties, patate schiacciate. Altri piatti della scozzesità sono poi lo sheperd's pie, manzo tritato con purea di patate e il cock-a-leekie, lo stufato di pollo e porri. Ottimi anche i formaggi, tra i quali primeggiano il Lanark Blu di sapore molto deciso, il Caboc, ricoperto di farina d'avena e quelli delle isole Orcadi. Tra i dessert trionfa invece l'apple pie.


Per quanto riguarda le bevande eccellente è la birra scozzese, servita a temperatura ambiente e piuttosto corposa. Si distingue la lager, leggera e bevuta molto fredda; la stout, scura e forte e la ale, di colore rossiccio e un tantino più briosa. 
Un discorso a parte merita infine il whisky, bevanda inequivocabilmente scottish, che viene prodotta in due tipi fondamentali: il pure single malt, che nasce dalla fermentazione del malto d'orzo e il blended, ricavato da malto d'orzo e di granturco. A seconda dell'acqua impiegata, il suo bouquet può svelare un retrogusto di torba o alghe marine. Molto importanti sono anche l'invecchiamento e l'affinamento nelle botti di legno, che molto spesso hanno ospitato in precedenza altri liquori, come sherry o bourbon.


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