Tre centrali nucleari in Giappone sono a rischio di livello uno e sono state spente subito dopo il terremoto. Ma è possibile la dintegrazione del nocciolo di quella di Fukushima: sarebbe la prima volta nlla storia dell'uomo. Si parlava di una sola centrale da dove sarebbe potuta fuoriuscire una nube tossica come ipotizzava anche il Governo francese 24 ore dopo il terribile terremoto che ha colpito il Giappone.
Ultime notizie decretano lo stato di emrgenza per altre 2 centrali, quelle di Miyagi e Tokai, quest"ultima a soli 120 Km da Tokio. Si apprende dalle numerose notizie che i reattori sono stati spenti in automatico dai sistemi di sicurezza, ma è stato dichiarato ufficialmente stato d'allerta in quanto i livelli di radiottività sono superiori a quelli consentiti. Il Governo è intervenuto sulla prima centrale colpita, quella di Fukushima, affermando che la situazione è ancora grave e critica tanto che la stampa ipotizza un numero di contaminati dalle 3 alle 90 persone con il terzo reattore in una stato di alta criticità.
Il Governo giapponese ha smentitio ciò affermando che la situazione è totalmente diversa e che la nube tossica dovrebbe essere di dimensioni (e con una concentrazione) assai ridotta e che non c"è nessun pericolo per i cittadini anche se il limite di radiottività consentito è stato superato.
Rimane, comunque, il grande timore, non smentito dalle autorità che, comuqnue cercano di tranquilizzare la popolazione, che vi sia stata o sia in corso la fusione del nocciolo con la conseguente esplosione del reattore.
Sarebbe la prima volta che accade nella storia e la sua portata sarebbe peggiore e di gran lunga di Cernobyl dove non era neanche avvenuta.
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